Cappello Carmelo
Ragusa, Italia – 1912 // Morto a Milano nel 1996
Nato nel 1912 a Ragusa, si trasferisce a Milano nel 1930, dopo aver soggiornato a Roma. Studia all’Istituto Superiore d’Arte a Monza. La sua prima personale è del 1938. La scultura di Cappello si muove da esigenze nella sperimentazione dei materiali passando sempre attraverso un certo rigore e un personale senso del movimento. Dai prima anni di ricerca l’artista studia e indaga con moduli sempre diversi la linea curva intrecciandola con ritmi e traiettorie; linee e traiettorie che si combinano in ritmi spezzati a volte risolti in soluzioni armoniose a volte in soluzioni stridenti. Dagli anni sessanta la linea curva di Cappello si muove in senso cinetico, un cinetismo, però, che non vede il movimento dato dal rapporto spettatore/opera d’arte. Il movimento è, infatti, insito nella costruzione della scultura, un movimento “bloccato” glaciale, ma allo stesso tempo in continuo disfarsi e rigenerarsi nella materia scultorea. Gli anni ’70 segnano un grado di complessità maggiore, nella quale la forma circolare inizia a inframmezzarsi con materiali diversi come il plexiglas. Sarà proprio questa commistione di materiali che nella piena maturità artistica degli anni ’80 (l’opera in scheda è del 1979), porterà l’artista a lavorare su una maggiore luminosità spaziale; il tutto attraverso l’essenzialità del modulo scultoreo irrimediabilmente legato al cinetismo innescato dal fruitore stesso. La scultura si organizza e si abbarbica, in moduli geometrici essenziali, su ripide linee verticali.
Pagina aggiornata il 02/12/2024