Demarco Hugo

Buenos Aires, Argentina – 1932 // Parigi, Francia – 1995

Demarco Hugo

Buenos Aires, Argentina – 1932
Parigi, Francia – 1995

Nasce a Buenos Aires nel 1932. Ivi è professore di pittura e disegno dal 1957.
Nei primi anni sessanta ottiene una borsa di studio e si trasferisce in Francia dove vivrà e morirà nel 1995.
La prima personale la tiene a Parigi nel 1961, presso la galleria Denise Renè con la quale collaborerà anche negli anni successivi.
Nei suoi primi lavori usa superfici metalliche e, a volte, trasparenti, in plexiglas, su cui le forme geometriche e i colori traslucidi ottengono la trasformazione delle strutture e una nuova intensità della luce. Il colore diventa vera e propria vibrazione e la pittura sarà sempre un suo tratto distintivo nonostante la ricchezza dei supporti utilizzati. Utilizzerà materiali ed elementi riflettenti in modo che il movimento cinetico sia più vivo e reale. La luce “nera” o violetto intensificherà la relazione tra le forme, lo spazio e il movimento. Egli è convinto che il concetto fondamentale che anima le sue opere sia, come tutti gli artisti neocostruttivisti, la continua ricerca; si crea quindi uno spazio artistico sempre nuovo all’interno del quale l’artista lavora con immaginazione sempre rinnovata dove, per esempio, anche la reiterazione delle modularità si mostra sempre nuova e non accademica o fine a sé stessa. Per Demarco è dunque fondamentale il rapporto opera d’arte/fruitore e per questo lavora intensamente sulla sintesi percettiva in modo da essere più comunicativo e accessibile possibile allo spettatore. L’artista Parigino di adozione, ha come credo, e con lui tutti gli artisti cinetici del periodo, il lavoro collettivo inteso come metodologia di indagine e ricerca. Demarco realizza e lavora alla realizzazione di film e documentari: “Le Mouvemen”, corto metraggio realizzato da Bruyn nel 1966; “Lumière et mouvement” per la televisione francese, nel 1967; “Arte cinetica, Demarco”, per la televisione argentina, nel 1969; per la televisione venezuelana nel 1970; “Art Cinétique” per la televisione francese nel 1977.

Pagina aggiornata il 02/12/2024

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