Gelmi Annamaria
Trento, Italia – 1943
nata a Trento nel 1943. Annamaria Gelmi si forma presso l’istituto d’Arte di Trento, l’accademia di Brera a Milano con Cantatore e l’Accademia di Venezia con Saetti.
Tiene la sua prima mostra a Trento alla galleria Mirana nel 1970.
Usa materiali plastici come il plexiglas e il metacrilato realizzando opere di scultura e installazioni che giocano sulla trasparenza; altre, con figure geometriche a china su grandi fogli di acetato che appesi proiettano ombre coinvolgendo il fruitore nello spazio.
Nel 1978 viene invitata per un soggiorno a Murano dove lavora il vetro con i maestri vetrai e realizza diverse opere. Nei primi anni Ottanta si allontana dal lavoro minimalista, essenzialmente bianco e nero per usare il colore. I lavori che connotano questo periodo sono “memorie storiche”, frammenti di architetture classiche, colonne, frontoni labirinti, tutti realizzati su carta Giapponese intelata. Negli anni Novanta le architetture diventano solo un segno, un richiamo simbolico; il colore è più forte e fa pensare lo spazio come condizione mentale di una visione diversa, ambigua e assoluta. Realizza in questi anni le sculture- installazioni in ferro, pietra e ottone. Nel 1995 realizza il libro” SKY LINE” presentato XLVI Biennale Internazionale di Venezia. Nel 2003 partecipa alla manifestazione “Conservasion” a New York, “Situazioni” presso il MART di Rovereto e “Cucinarte” nello showroom Minotti.
Pagina aggiornata il 02/12/2024