Schmid Aldo

Trento, Italia 1935 – Roma, Italia 1978

Schmid Aldo

Trento, Italia 1935 – Roma, Italia 1978

“Aldo Schmid nasce a Trento nel 1935 da una famiglia di antiche origini viennesi. Segue i corsi superiori all’Istituto magistrale a Trento. Fra il 1952 e il 1956 il contenuto dei suoi quadri si riferisce al paesaggio trentino e veneto, Canali, Porti, Paesaggi veneziani, dove i due elementi cielo e acqua racchiudono case e barche in un’atmosfera di triste abbandono. Nel 1956 le prime figure: pescatori, operai, uomini comuni, figure isolate che conducono a una ricerca compositiva e di atmosfera. Realizza anche numerose incisioni e puntesecche. L’incontro con Virgilio Guidi nel 1957 segna il momento più importante nella scelta da parte di Schmid di un’espressione artistica volta a indagare il colore come luce. Studia e cerca di conoscere da vicino gli artisti che pongono il problema umano al centro della loro opera. Nel 1957 compie numerosi viaggi a Vienna, in Germania e Olanda, dove può conoscere direttamente le opere dell’espressionismo tedesco e l’astrattismo di Mondrian. Nel 1959-1960 frequenta i corsi di Kokoschka presso la “Schule des Sehens” di Salisburgo e realizza numerosi acquerelli di nudo dove lo studio del colore è vissuto come immediatezza di traduzione di uno spazio pittorico classico. Dal 1960 tiene assidui contatti con l’ambiente veneziano dove conosce Deluigi, Vedova, Tancredi e il gruppo che opera attorno alla rivista d’avanguardia “Evento”, vicina alle posizioni delle estetiche fenomenologiche. Grazie all’attività della Galleria L’Argentario di Trento, che promuoverà la sua arte, e alla sensibilità di Ines Fedrizzi, per Schmid si aprono nuove opportunità di confronto e di inserimento nell’ambiente artistico internazionale. Nel 1964 inizia lo studio della luce e del movimento con l’impiego di tele sensibilizzate e di mezzi fotomeccanici. Con il 1965 si impegna nello studio delle teorie sul colore e delle espressioni attuate in questo settore da artisti moderni come Seurat, Matisse, Mondrian, Max Bill. Allarga poi gli scambi con artisti che conducono ricerche di ordine percettivo. Nelle opere del 1966 il chiaroscuro lascia posto a immagini incentrate sulla purezza formale della geometria. Inizia anche a realizzare arazzi con feltri colorati allo scopo di evidenziare la logica della percezione visiva in rapporto alla logica della sovrapposizione. Incontra nel 1967 l’artista giapponese Abe Nobuya ed entra nel gruppo lllummation che ha come scopo quello di ricercare la metamorfosi del colore nell’arte astratta contemporanea. Sono del 1968 le grandi superfici puntinate con colori trasparenti, intese come analisi della luce nella sua essenza. L’anno successivo, centro dell’interesse del nuovo concetto spaziale è lo studio dei colori complementari intesi come opposizioni. I lavori del 1970-1971 si incentrano su un processo di verifica oggettiva dei rapporti fra colori primari e secondari. Soggiorna per qualche tempo a Milano e frequenta l’ambiente degli artisti e architetti, sostenuto dall’amico Luciano Baldessari. Nel 1973 realizza cicli di opere in rapporto ai luoghi espositivi sempre incentrati sullo studio espressivo del colore. In seguito sviluppa l’analisi delle interferenze fra i contrasti e quella dell’annullamento del margine per ottenere una fusione di colori, secondo progressive trasparenze e gradualità di pigmenti. Nel 1976 si impegna per portare a termine le 720 permutazioni del Non nero, già iniziato da tempo. Lo stesso anno realizza le Cromotipie che sono pura energia di radiazione cromatica che forma la sostanza della realtà pittorica. Studia intanto il progetto di un apparecchio elettronico di indagine delle gradualità combinatone secondo schemi di proporzione progressiva dei pigmenti, di quantità e densità. Nel 1977 incontra a Parigi il critico Marcelin Pleynet e con lui prende accordi per una collaborazione. Con alcuni artisti trentini (Mauro Cappelletti, Diego Mazzonelli. Gianni Pellegrini, Luigi Senesi, Giuseppe Wenter Marmi) fonda il gruppo Astrazione Oggettiva. Nel 1978 è in contatto con un noto

Pagina aggiornata il 03/12/2024

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